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Carta docenti precari: non si ferma il trend positivo di sentenze vinte da UNICOBAS Lombardia

Ennesima vittoria presso il Tribunale di Milano

Carta docenti: Ministero dell’Istruzione e del Merito costretto a risarcire e riconoscere la carta elettronica ai docenti precari.

Il Tribunale di Milano, con sentenza del 28 febbraio 2024 ottenuta dai legali dell’ UNICOBAS CIB SCUOLA & UNIVERSITA’ LOMBARDIA, (avv. Carbone Antonella, dott.ssa Filastoppi Silvia) conferma il diritto dei docenti PRECARI a vedersi riconosciuta la Carta Elettronica Docenti.

Riconosciuti ben € 1.500,00  in favore di una docente precaria iscritta all’Unicobas CIB Scuola & Università Lombardia oltre al riconoscimento per l’anno 2023/2024 per un totale di € 2.000,00.

La somma di cui alla Carta non costituisce retribuzione accessoria ne’ reddito imponibile”

Il Tribunale di Milano rifacendosi anche alle conclusioni del Consiglio di Stato:

“ll diritto-dovere di formazione professionale e aggiornamento grava su tutto il personale docente e non solo su un’aliquota di esso… Del resto, l’insostenibilità dell’assunto per cui la Carta del docente sarebbe uno strumento per compensare la pretesa maggior gravosità dell’obbligo formativo a carico dei soli docenti di ruolo, si evince anche dal fatto che la Carta stessa è erogata ai docenti part-time (il cui impegno didattico ben può, in ipotesi, essere più limitato di quello dei docenti a tempo determinato) e persino ai docenti di ruolo in prova, i quali potrebbero non superare il periodo di prova e, così, non conseguire la stabilità del rapporto”.

Carta docente:

La Corte ha altresì escluso la configurabilità di ragioni oggettive che possano giustificare la disparità di trattamento tra docenti di ruolo e non di ruolo e ha ricordato che «la nozione di “ragioni oggettive” richiede che la disparità di trattamento constatata sia giustificata dalla sussistenza di elementi precisi e concreti, che contraddistinguono il rapporto di impiego di cui trattasi, nel particolare contesto cui s’inscrive e in base a criteri oggettivi e trasparenti, al fine di verificare se tale disparità risponda a una reale necessità, sia idonea a conseguire l’obiettivo perseguito e risulti necessaria a tal fine».

PQM

Il Tribunale di Milano, definitivamente pronunciando, così decide:

dichiara il diritto di parte ricorrente al beneficio di cui all’art. 1, comma 121, legge n. 107 del 2015, per gli anni scolastici richiesti e condanna il Ministero dell’istruzione al pagamento in favore dello stesso della somma di € 500 per ogni anno.

Condanna il Ministero dell’istruzione a rifondere a parte ricorrente le spese del giudizio, liquidate in euro 800,00, oltre accessori e con distrazione in favore del difensore antistatario.

Le adesioni al ricorso volto al recupero della Carta Elettronica Docenti sono ancora aperte.

CHI PUO’ PARTECIPARE AL RICORSO: Docenti precari e non del comparto scuola.