Cib Unicobas

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IL PROBLEMA NON SONO LE MISURE RESTRITTIVE. DENUNCIAMO LE VERE VERGOGNE: LA PRIMA E’ CHE NON CI SI DOVEVA TORNARE

Non si doveva tornare ad un nuovo lockdown, MA BISOGNA CHIEDERSI PERCHE’ CI STIAMO TORNANDO.

Uno schifo totale l’assenza, dopo 8 mesi di pandemia, di 56mila medici e di decine di migliaia di infermieri, la vergogna del mancato utilizzo da parte delle regioni di 4 dei 6 miliardi stanziati per la sanità, con solo 1200 terapie intensive in più ed altre 1400 finanziate ma sparite, quando sarebbe servito arrivare dalle 5000 di Febbraio ad almeno 15mila.

La scuola senza distanziamento a causa del famoso ridicolo metro statico (quando in un ufficio postale si entra al massimo in due per volta) e delle mancate assunzioni di personale docente ed ata per creare gruppi-classe di al massimo 15 alunni (oggi bisognerebbe scendere addirittura a 10).

La Dad-Did, lasciata deteriorare la situazione, come ultima scontata e voluta risposta alla faccia della scuola in presenza. Infanzia, Primaria e Media con classi da 25 alunni in 30 metri quadri quando hanno avuto mesi interi di tempo per cercare locali integrativi e per dare una prima sistemata a quelli in uso, così che dovranno chiudere anche queste.

I trasporti iper-affollati che sono i primi focolai di contagio, quando lo stato (esercito, polizia, carabinieri, finanza) possiede migliaia di pullman fermi nei garage.

Il governo e la Azzolina ringraziano per le distrazioni del caso.