Cib Unicobas

sito della confederazione italiana di base CIB Unicobas, sindacato di base, libertario ed autogestionario

PER QUELLI CHE SONO AFFEZIONATI ALLA ‘loro’ PERMANENZA NELLE GAE A DISCAPITO DI CHI NON C’E’

Facciamo un po’ di chiarezza. Il precariato sarà sempre fisiologico alla scuola, fino a che non si adotterà una dotazione organica aggiuntiva di istituto, come proponiamo da anni, in grado di fornire le scuole di una percentuale di personale docente in più rispetto all’organico di fatto, in grado di fare fronte alle assenze, ma anche a progetti mirati al recupero (dotazione aggiuntiva che potrebbe, insieme alla parificazione fra organico di diritto e di fatto assorbire il precariato esistente),

nonché un sistema di abilitazione ed assunzione diretto tramite università, con corsi di laurea con biennio ad indirizzo metodologico-didattico, tirocinio pratico di un anno, tesi ad indirizzo metodologico-didattico e anno di prova con tutoraggio nella scuola di assunzione. Inoltre occorre potenziare la didattica, potenziando il tempo pieno, riconducendo a 24 il numero massimo di alunni per classe (20 in presenza di diversamente abile) e sbloccare le controriforme pensionistiche. Il problema dell’assorbimento dei precari sta NEI POSTI, NON NELLE GRADUATORIE. Perché mai si dovrebbe avere paura di una GRADUATORIA PERMANENTE (come quella che ha consentito dal 1990 – conquistata con le lotte della fine degli anni ’80 con la nascita dei comitati di base della scuola – fino quasi al 2000 l’assunzione del numero più alto di precari della storia della Repubblica prima che gruppi di precari, l’un contro l’altro armato, ne hanno chiesto l’abolizione a proprio esclusivo ‘vantaggio’, PRECARI ‘D’ANNATA’ li si chiamava già negli anni ’80, così che il divide et impera voluto dalla casta politica ha massacrato tutti)? Perché chi è stato utilizzato nella scuola, sia con supplenze che addirittura negli esami, dovrebbe rimanere fuori dalla possibilità di vedersi assunto, mentre chi ha avuto la ‘fortuna’ di entrare in graduatoria (o di abilitarsi prima del blocco dei concorsi) dovrebbe AVERE IL MONOPOLIO DELLA cd GAE? Microcorporativismo: così si chiama questa forma di egoismo senza senso. Ed è senza senso PROPRIO PERCHE’ IL PROBLEMA NON E’ LA GRADUATORIA, bensì le regole che la informano: CHE DANNO AVREBBE MAI CHI HA FATTO PIU’ SERVIZIO E/O HA PIU’ TITOLI se nella graduatoria si entrasse periodicamente vedendosi assegnato un punteggio corretto per ogni anno di servizio e per ogni titolo culturale, concorso superato (idoneità) o abilitazione? Ad ognuno il suo, secondo un VERO criterio di equità, e l’assunzione quando ti spetta! QUESTO è il senso del ricorso: NESSUNO ‘SCAVALCAMENTO’ E’ POSSIBILE, mentre invece ognuno ha diritto ad avere ciò che gli spetta. NON CI SEMBRA TROPPO DIFFICILE DA CAPIRE !!!

Ricorso per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento

PS: Va da sé che resta il terribile problema determinato dal punteggio assunto nelle scuole paritarie ed equiparato da una legge vergognosa di ‘parità’ al punteggio maturato nelle scuole pubbliche CHE HA GIA’ INFICIATO TUTTE LE FASCE E TUTTA LA GAE: questo schifo, con il relativo scambio lavoro gratis contro punteggio, purtroppo non possiamo abolirlo con un ricorso. Abbiamo portato avanti DA SOLI la denuncia di questa vergogna, STIAMO BUCANDO I MEDIA, e proposto un referendum abrogativo. Più di questo, per ora, non possiamo fare…