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PIANO ESTATE CON TRAPPOLA PON: UNA FARSA DA CONTRASTARE

I Collegi dei Docenti sono chiamati a deliberare sul “Piano Scuola estate”, questione su cui non si può non essere fortemente critici. Infatti, nonostante l’emergenza Covid perduri, continuano ad essere composte classi pollaio e i problemi edilizi non vengono affrontati.

Il decreto sugli organici mostra che per l’anno prossimo si continua a dividere per 27 il numero degli studenti, componendo classi numerose che possono arrivare fino a 32 prima dello sdoppiamento, quando c’è. Da tempo chiediamo classi meno numerose, assunzioni e investimenti seri sull’edilizia scolastico E’ scandaloso che non vengano date le risorse di organico per affrontare l’anno scolastico regolare, quello che va da settembre a giugno, che si lavori male, che le fragilità vengano create anche dalle condizioni di difficoltà e che poi si riversino quattrini su corsi estivi. Visto che i soldi ci sono, devono essere usati per le reali necessità.

Il piano scuola estate con forte probabilità si articolerà in progetti per accedere ai finanziamenti, quindi è probabile che, insieme al Piano estate, in collegio siano proposti in votazione anche progetti es. PON. in questo caso c’è una scadenza al 21 maggio.

I livelli di intervento sono 2:

1) PER TUTTI: cercare di contrastare l’adesione della vostra scuola al Piano estate, proponendo ad es. una mozione , come quella di seguito (a puro titolo esemplificativo):

Il collegio docenti del…. riunito il…. in merito al Piano scuola estate

dichiara la propria contrarietà alla adesione della scuola al Piano scuole estate e alle relative elaborazioni progettuali (Pon o altre procedure), ritenendo che i finanziamenti debbano essere indirizzati all’ordinario funzionamento della scuola. La tutela del diritto allo studio è compromessa da esigue risorse di organico e di spazi che limitano l’efficacia della didattica ordinaria e la sicurezza, particolarmente importante proprio in questo momento. Le ordinarie attività che vengono ostacolate da classi sovraffollate e ambienti inadeguati in cui le fragilità vengono aumentate, non possono certo essere compensate con attività estive a partecipazione volontaria.

Fondamentale è che siano assicurati un servizio e una didattica ordinaria realmente efficaci che attivino, nel corso dell’anno scolastico, processi realmente inclusivi e promozione degli apprendimenti, anzichè investire su vaghe attività estive di carattere compensativo.

2) in particolare per RSU e RLS, laddove non ci sono RSU Unicobas, la richiesta può essere fatta anche a livello generale:

A fronte della richiesta di adesione al Piano scuole estate, in qualità di RSU e RLS ( o in altra veste, anche semplicemente i sottoscritti docenti) si chiedono i seguenti chiarimenti a titolo di informativa:

– esplicitazione dei progetti attuativi

– individuazione degli spazi dove svolgere determinate attività e verifica delle caratteristiche di sicurezza

– criteri di selezione del personale a cui sono affidati i progetti criteri/parametri di retribuzione del personale

– composizione dei gruppi di alunni e definizione del numero massimo

protocollo di accesso alla scuola e misure di sicurezza per studenti e docenti nel periodo estivo

– criteri di inndividuazione del personale ATA impegnato in operazioni di accogienza, vigilanza, sanificazione (a fronte della cessazione dei contratti covid e dei periodi di ferie)

armonizzazione delle attività con l’espletamento degli esami

Senza questi chiarimenti mancano i presupposti per poter esercitare l’espressione di voto e deliberare, anche per chi (speriamo di no) dovesse guardare con favore la cosa.

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