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ULTIM’ORA (25.11.2016): REVOCATA L’AULA MAGNA DELL’ISIS ‘PACIFICI E DE MAGISTRIS’ DI SEZZE (LT) PER IL CONVEGNO SU ‘SCUOLA E COSTITUZIONE’ del 30 Novembre. FAREMO IL CONVEGNO IN PIAZZA DAVANTI ALLA SCUOLA !!!

“Poiché dalla locandina ufficiale appare evidente l’adesione di codesta Spettabile Associazione al ‘NO’ referendario, e poiché nelle istituzioni scolastiche è vietata ogni forma di propaganda politica, la scrivente revoca l’autorizzazione all’uso da parte di codesta pregiata Associazione dell’aula magna prevista per il 30.11.2016”
IN ITALIA NON C’E’ PIU’ LIBERTA’ DI PAROLA ? SIAMO TORNATI A QUANDO NEGLI EDIFICI PUBBLICI ERA SCRITTO: “Qui non si fa politica. F.to Mussolini” !!! Allora ‘chi se ne frega’: FAREMO IL CONVEGNO IN PIAZZA DAVANTI ALLA SCUOLA (30.11.2016, h. 17.00, giardino pubblico di Via dei Cappuccini) !!!

L’Associazione professionale Unicorno l’AltrascuolA qualificata dal Miur, ha richiesto l’8 Novembre all’IIS ‘Pacifici – De Magistris’ di Sezze Romano l’uso dell’aula magna per il 30 Novembre per un Convegno dal titolo ‘Scuola e Costituzione: riforme o controriforme?’, organizzato insieme all’Unicobas Scuola, ottenendo il consenso scritto dal Dirigente della medesima scuola in data 14 Novembre. Nella richiesta è stato indicato correttamente sia il novero dei relatori che il titolo delle relazioni previste.
Per questo motivo è stata sino ad oggi fatta una massiccia propaganda in tutta la provincia di Latina. Occorre tenere presente il fatto che docenti ed ata, eventualmente impegnati in attività di servizio, hanno titolo a partecipare con esonero a detto convegno, così come prevedono le norme. Perciò tutte le scuole della provincia hanno ricevuto notizia del Convegno tramite pec ed abbiamo ricevuto numerose iscrizioni.
Ma questa mattina, ben undici giorni dopo la concessione dei locali, l’Associazione ha ricevuto una nota ufficiale da parte della Dirigente dell’Istituto, la Prof.ssa Anna Giorgi, che revoca l’autorizzazione concessa. Davvero singolare la motivazione addotta, che riportiamo testualmente: “Poiché dalla locandina ufficiale appare evidente l’adesione di codesta Spettabile Associazione al ‘NO’ referendario, e poiché nelle istituzioni scolastiche è viatata ogni forma di propaganda politica, la scrivente revoca l’autorizzazione all’uso da parte di codesta pregiata Associazione dell’aula magna prevista per il 30.11.2016”. Significativa anche l’aggiunta finale: “Cortesemente vogliate fornire un vostro iban per la restituzione della somma versata per detto convegno (40 euro)”. Questo perché la Scuola aveva anche preteso un contributo anticipato per concedere i locali (che normalmente vengo dati gratis).
Visto il livello raggiunto in questo Paese, io mi chiedo se questi dirigenti scolastici siano stati formati dal Ministero con l’ausilio di unità ‘didattiche’ di natura metafisica, capaci di effettuare corsi e concorsi trascinando i dirigenti ‘cadetti’ nel secolo scorso, magari nel nero ventennio, quando nei locali pubblici era imposto il distico “Qui non si fa politica. Firmato Mussolini”. Mi chiedo anche quale coscienza democratica abbiano acquisito come dipendenti del Miur soggetti di questo tipo, cosa intendano per ‘pluralismo’, e soprattutto quali pressioni effettui il Miur, per conto del governo, per evitare che la voce del ‘No’ ad una pessima ‘deforma’ costituzionale possa liberamente esprimersi nel Paese e segnatamente nelle scuole, che dovrebbero essere il tempio del confronto e della libera dialettica democratica.
Per quanto ci riguarda, non subiremo certo impunemente: in questo momento stiamo notificando alla Questura di Latina che terremo un pubblico comizio nel parco di fronte all’Istituto, nello stesso orario previsto per il Convegno e con gli stessi relatori, senza annullare di certo le note che dal 14 abbiamo fatto girare presso la cittadinanza, gli insegnanti e gli studenti. Segnaliamo quanto accaduto anche ai parlamentari perché dell’operato di questa Dirigente Scolastica e degli organismi periferici di Latina si chieda conto tramite interrogazioni al Ministro Giannini. Vedremo come andrà a finire.
Stefano d’Errico
(Segretario Nazionale Unicobas Scuola)